Mondiali Zurigo 2024, aperta un’inchiesta sulla morte di Muriel Furrer: “Al momento non possiamo trarre conclusioni sulle misure di sicurezza”
A distanza di quasi 48 ore dalla tragedia costata la vita alla 18enne Muriel Furrer, si sa ancora molto poco della dinamica dell’incidente. avvenuto durante i Mondiali di Zurigo 2024. La giovane atleta svizzera è finita fuori strada durante la gara Junior, svoltasi giovedì 26 settembre, e, dopo qualche ora in ospedale, si è spenta a causa delle conseguenze della caduta. Furrer è uscita di strada in prossimità di una curva a sinistra in discesa, caratterizzata dalla presenza di un bosco, nel territorio del comune di Küsnacht. Proprio la conformazione della zona avrebbe causato, secondo quanto riporta la stampa svizzera, un rallentamento nelle operazioni di soccorso.
A parlare dell’accaduto, nella mattinata di sabato 28, è stato il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, David Lappartient: “Ci sentiamo tutti molto male – le parole del dirigente francese riportate da Blick – Il Mondiale avrebbe dovuto essere il momento più bello della stagione. Al momento, noi non sappiamo esattamente cosa sia successo. Scoprirlo ora è il lavoro della polizia. Non voglio trarre alcuna conclusione sulle misure di sicurezza, perché sono ancora considerabili scenari molto diversi“.
In merito alla gestione temporale della vicenda, Lappartient ha commentato: “Noi abbiamo ricevuto la notizia dell’accaduto e abbiamo seguito la vicenda da vicino – aggiunge il presidente dell’UCI – Quando accadono cose di questo tipo, dobbiamo valutare ogni situazione con la famiglia della persona coinvolta, con la federazione, con le autorità, capire che tipo di informazioni abbiamo e decidere se fornirle subito o meno”.
Sempre da Blick arriva una ricostruzione di quanto sarebbe accaduto e, soprattutto, del fatto che i soccorsi potrebbero anche aver tardato a intervenire sul luogo dell’incidente. La testata svizzera ha pubblicato un video di riprese televisive in cui si vede del personale al lavoro, in corrispondenza della curva in cui Furrer è uscita di strada, durante la gara paralimpica di categoria C4-C5, che sarebbe passata da quel punto un paio d’ore dopo rispetto alle Juniores. La tesi sostenuta da Blick è che la ciclista, una volta caduta e gravemente ferita, sarebbe rimasta a lungo nel bosco, prima dell’arrivo dei soccorsi.
L’asfalto in prossimità di quella curva viene definito “perfetto”, mentre la stampa svizzera sottolinea come i vari addetti al percorso interpellati non abbiano potuto parlare, per via del “silenzio” imposto loro dagli organizzatori. È comunque da notare che i nostri inviati sul posto, che si preparavano a raccogliere le interviste all’arrivo, hanno notato i membri del team svizzero chiedere come avere i dati del GPS delle bici perché mancava qualcuno all’appello, e ciò potrebbe confermare il fatto che ci si è accorti dell’incidente di Furrer solo diverso tempo dopo che questo è avvenuto, portando così a un ritardo nei soccorsi.
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